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Macnil, una scommessa nata 15 anni fa

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Mariarita Costanza, Nicola Lavenuta e la Macnil, una scommessa nata 15 anni fa: creare in un territorio prettamente agricolo un’azienda ICT. Una sfida vinta da un’azienda in forte crescita che ha all’attivo circa 30 dipendenti e che prevede l’apertura di una nuova sede di 1.600 mq con al suo interno un asilo nido aziendale, mensa, zona relax, giardino. Tra i progetti futuri della Macnil c’è la realizzazione della “Murgia Valley”, un luogo dove ospitare le giovani startup e i giovani talenti che hanno idee innovative, ma che hanno necessità di un supporto nella realizzazione e nella vendita e promozione dei loro prodotti.Un’impresa tutta al femminile. Mariarita, raccontaci quando e come è nata la MacNil:La MacNil è nata circa 15 anni fa. E’ nata per via di una sfida con noi stessi: dopo la laurea in Ing. Elettronica al Politecnico di Bari sognavo di lavorare in una grande azienda tecnologica, ho mandato decine di curriculum in giro per il mondo, finchè io e il mio attuale socio nonché marito, Nicola, abbiamo scommesso sulla possibilità di riuscire noi a creare, nel nostro territorio prettamente agricolo, un’azienda ICT. E così è stato. Siamo partiti in due, io ero il tecnico e Nicola il commerciale, in realtà facevamo anche altro, amministrazione, marketing, ufficio stampa, ecc… Oggi siamo circa 30, abbiamo un comparto tecnico che si occupa di progettazione e sviluppo di sistemi integrati per le Smart City, di localizzazione satellitare, di telemedicina, di digital mobile marketing.

Mariarita Costanza

Perché la scelta di creare un’impresa quasi tutta al femminile?

Non è stata una scelta. Professionalmente parlando, ritengo non ci sia assolutamente differenza tra uomini e donne. Non è un problema di genere se un collaboratore sia responsabile e professionale. Oggi in azienda siamo al 50% tra uomini e donne. Certo, ci sono dei comparti, tipo quello di ricerca e sviluppo, in cui le donne scarseggiano. Ce ne sono poche ma buone.

Quali sono le difficoltà contro cui si deve fare i conti in un Sud Italia divorato dalla crisi?

La difficoltà maggiore è resistere, anzi direi lottare contro chi intorno a te non fa altro che piangere ripetendo che va tutto male. Scherzi a parte, dobbiamo smetterla di pensare che la crisi abbia colpito solo il Sud, che noi siamo svantaggiati, bla, bla, bla. Il 70% dei nostri clienti sono aziende del Nord Italia e vi assicuro che un sacco di aziende del Nord sono state colpite dalla crisi. Dobbiamo reagire, dobbiamo farci venire delle idee per superare la crisi. Certo piangerci addosso non ci aiuta.

La vostra azienda di cosa si occupa? Quali sono i servizi che offrite?

La MacNil si occupa di Internet of Things (IoT) a 360 gradi, dal campo automotive con la localizzazione satellitare e il fleet management, alle smart city, con sistemi che consentono al cittadino di vivere in maniera “smart” la propria città. Abbiamo realizzato un’app Infosmartcity, un’unica app per tutte le città, con la quale l’utente può conoscere in tempo reale lo stato del traffico nelle strade urbane, il tempo di attesa alla fermata prima che arrivi l’autobus, i parcheggi disponibili intono a lui, tutto in tempo reale. Ci occupiamo anche di progettazione di sistemi di telemedicina e di digital mobile marketing.

Un’impresa di sole donne nel Mezzogiorno. Voi siete l’esempio di come alcuni miti possano essere sfatati con la forza di volontà e duro lavoro. Quali sono i vostri punti di forza?

Ambizione: l’abbiamo sempre avuta e non si è mai spenta. Perseveranza: abbiamo superato diversi ostacoli e avversità, ma non ci ha mai fermati nessuno. Umiltà: è importante porsi davanti agli eventi e alle varie situazioni con atteggiamento di umiltà, predisposti a imparare dagli eventi e da chi ha dimostrato di saperne di più. Buon senso: amministrare un’azienda alla fine è come “gestire” una grande famiglia, se la si affronta in questo modo, tutto vien fatto a fin di bene per tutta la famiglia e questo si avverte.

In che modo riuscite a sostenere le mamme lavoratrici?

Siamo consapevoli che esiste un periodo fantastico per la donna, quello della maternità. Un periodo fatto di alti e bassi, l’ansia nei mesi prima della nascita e i sensi di colpa per averlo abbandonato, seppure per poche ore, dopo la nascita. E’ importante far vivere bene la donna in questi momenti. Così abbiamo avuto l’idea di realizzare nella nuova sede (nella quale ci trasferiremo tra circa un anno) un asilo nido nel quale la neo mamma possa portare con sé il bambino e possa vederlo e andarlo a trovare quando vuole.

Che riscontro state ottenendo con la vostra azienda sul territorio?

Noi viviamo in un territorio prettamente agricolo, che non ha nulla a che fare con il mondo ICT. Qualche volta abbiamo un po’ di difficoltà a spiegare quello che facciamo. La cosa importante e rassicurante però è che il territorio ha voglia di riscatto, ha voglia di farsi sentire. Sentiamo molto il calore e il supporto del territorio, una spinta positiva ad andare avanti in maniera risoluta.

Quali sono le buone pratiche che avete messo in atto nell’azienda?

In azienda abbiamo sposato pienamente il motto della Pirelli: “Il potere è nulla senza il controllo”: è fondamentale in azienda il concetto di delega. Prerogativa della crescita di un’azienda è quella di avere sotto degli uomini validi, a cui poter delegare le attività, di cui potersi fidare e a cui poter affidare i compiti con la consapevolezza che saranno eseguiti. La delega però necessita del controllo, un buon amministratore deve essere a conoscenza di ciò che gli uomini fanno ed eventualmente degli errori commessi per poterli correggere ed evitare che riaccadano.

Quali sono i vostri progetti futuri?

Stiamo lavorando alla realizzazione di una nuova sede, passiamo da 400 mq a 1.600 mq, dal centro storico alla zona industriale di Gravina. Una sede con asilo nido aziendale, mensa, zona relax, giardino…, insomma la classica azienda che siamo abituati a vedere nella Silicon Valley. Accanto alla sede aziendale stiamo realizzando la “Murgia Valley”, un luogo dove ospitare le giovani startup e i giovani talenti che hanno idee innovative, ma che hanno necessità di un supporto nella realizzazione e nella vendita e promozione dei loro prodotti. L’obiettivo della Murgia Valley sarà quello di trasformare tutte le startup che vi ci passano in aziende, con creazione di posti di lavoro, fatturati e utili crescenti. E’ questa la strada giusta per la ripresa economica del Paese o, per lo meno, sarà il nostro contributo.

A cura di Nicole Cascione

 

Fonte: Voglio Vivere Così! Magazine

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