«L’impresa? Un salto nel vuoto, ma che bella l’estasi del volo»
Il racconto di Mariarita Costanza (Macnil – Gruppo Zucchetti), una delle vicintrici del Premio GammaDonna che ha avuto più risonanza
TORINO – Nonostante le battaglie compiute negli anni il divario salariale tra uomo e donna resta ancora piuttosto elevato. Secondo la ricerca di Accenture, a livello mondiale, per ogni 140 dollari guadagnati da un uomo, una donna ne guadagna mediamente 100. Uno squilibrio aggravato dal fatto che, rispetto agli uomini, le donne hanno una probabilità di gran lunga inferiore di ottenere un lavoro retribuito (50% vs. 76%). E’ per far leva sull’imprenditoria femminile, infatti, che nascono contest come il Premio GammaDonna, giunto quest’anno alla nona edizione, volti a sostenere soprattutto quelle imprenditrici che, pur tra le mille sfide e insidie, riescono a portare a termine un progetto, creando un’impresa e valore aggiunto per la nostra economia. Per questa edizione abbiamo deciso di fare un passo indietro e raccontare la storia di quelle donne che hanno partecipato al contest negli scorsi anni e che, grazie a GammaDonna, hanno visto fiorire un’ampia rete di contatti che si sono dimostrati in molti casi determinanti per il successo del loro business. Perchè essere donna è un plus.
Mariarita Costanza
«Chi mi conosce da tanto direbbe di me che sono una ragazza introversa, timida e riservata. Bene, questa ero io fino a prima dell’evento GammaDonna del 2013». Inizia così il racconto di Mariarita Costanza, fondatrice di Macnil – Gruppo Zucchetti, una tra le donne che ha avuto più risonanza nel premio GammaDonna. Una storia fatta di passione, di impegno, di ambizione e di coraggio quella di Mariarita Costanza. Ingegnere elettronico, imprenditrice e madre che ha fondato Macnil – Gruppo Zucchetti, azienda informatica, elettronica e di telecomunicazioni specializzata in soluzioni satellitari. Una carriera iniziata 16 anni fa dopo una laurea in Ingegneria Elettronica e grazie all’attuale socio e marito con il quale ha fondato un’azienda diventata ormai leader nel settore. «Tutte le esperienze a partire dall’evento del 2013 hanno rappresentato per me dei banchi di prova, nei quali ho via via acquisito sicurezza in me stessa e consapevolezza delle mie potenzialità e al tempo stesso dei miei limiti (non sempre è facile riconoscerli!) – racconta Mariarita -. Oggi non mi spaventa nulla, le grandi platee, i grandi clienti, lezioni in aulee universitarie».
Il successo dopo GammaDonna
Una bella soddisfazione anche perchè l’azienda a Gravina di Puglia ha creato anche molta occupazione: a oggi sono 34 i dipendenti con competenze che spaziano dall’informatica all’elettronica, dalle scienze umanistiche al marketing. Di fatto, il Premio GammaDonna, ha rappresentato una tappa importante nella vita di Mariarita: «Ora ottobre 2013 quando ho ricevuto l’invito al Forum, non ci credevo molto, sono sincera. Quando ho visto che ero tra le finaliste, ma soprattutto ero l’unica del Sud, ho cominciato a crederci e a pensare che “nulla è impossibile!» – ci dice Mariarita -. A distanza di 1 mese circa dall’evento GammaDonna ho ricevuto un invito negli studi di Porta a Porta su RAI1, in una puntata in cui si parlava di aziende che crescono (c’ero io con la Macnil) e aziende che chiudono (c’era la Mivar con il suo fondatore novantenne). Sono stati 10 minuti circa intensi in cui ho raccontato con passione e determinazione semplicemente quello che facciamo. Di lì è arrivata la proposta di ingresso nel primo gruppo informatico italiano, la partecipazione al format televisivo Shark Tank, l’acquisizione di GtAlarm e chissà cos’altro ci aspetta. Questa è in breve la storia della Macnil, capite bene perchè GammaDonna è considerata da noi una pietra miliare della nostra crescita».
Il rischio e l’estasi del volo
Ma Mariarita è anche una donna che ha creduto nel suo territorio, nel Sud Italia, dove – diciamolo – le opportunità non sono sempre così tante. Eppure, la sfida, quella di rimanere a casa e di puntare tutto su quelle radici. E farlo ancora oggi. Il successo di un’impresa, ci racconta lei, è dovuto, però, anche ai momenti difficili, quelli in cui si verifica la vera crescita , si affrontano le sfide e, se si è pronti, si riescono a superare i limiti. «GammaDonna, comunque rappresenta un’opportunità. Se produce una crescita professionale e personale così importante, perchè non partecipare? – conclude Miariarita -. E’ come se ti posizionasse sul trampolino di lancio, sta a te poi decidere di buttarti, assumendoti le responsabilità dei rischi ma anche la consapevolezza dell’estasi che il volo ti può dare».
VALENTINA FERRERO