Con l’acquisizione di Macnil, il Gruppo si tuffa nel mondo delle smart city. Ecco in che modo:
Nuovi investimenti e un maggiore posizionamento sul mercato. Questo il concetto principale espresso da Antonio Grioli, Presidente del comitato direttivo di Zucchetti, durante il keynote a Smau 2014. Secondo gli ultimi dati, Zucchetti ha raggiunto i 106 mila clienti attivi, che si sono affidati al software e alle soluzioni del gruppo, nei più vari settori produttivi. Zucchetti, 1.100 partner che hanno permesso per il 36esimo anno consecutivo di crescere nel fatturato (il 14% complessivo e il 6% organico), ha lanciato tre anni fa l’unità servizi, un settore che ha fatto segnare il + 63% nell’ultimo anno, grazie alla vendita dei software aggiuntivi per le infrastrutture, come i cloud, i server e i data center. “Quello che il cliente fa è influenzato dal software applicativo” – ha spiegato Grioli – uno dei contesti a cui guardiamo con maggiore attenzione, assieme al mondo degli ERP, implementato di recente con l’acquisizione di Microarea.
Un hub per il cliente
L’obiettivo di Zucchetti è creare un vero hub, un insieme di soluzioni a cui i clienti possono affidarsi non solo per l’affidabilità tecnica del gruppo, ma anche per ritrovarsi in un contenitore in cui l’innovazione e il confronto la fanno da padrone. “L’hub è un vero successo – prosegue Antonio Grioli – il nostro modo di pensare è guardare sempre al futuro. Come una piantina che va curata e alimentata affinché cresca, anche la formazione e l’avanzamento tecnologico sono necessari per far crescere il business; altrimenti si rischia di appassire con il tempo”.
Internet delle cose
Una delle novità di Zucchetti è l’Internet of things, un ambito in cui il gruppo si lancia grazie alla recente acquisizione di Macnil, azienda pugliese con sede a Gravina di Puglia. Come ha spiegato Maria Rita Costanza, co-founder di Macnil, ha spiegato i motivi per cui Zucchetti ha voluto scommettere sull’IoT. “I progetti di Macnil spaziano dal telecontrollo dei defibrillatori mobili, con una piccola scheda inserita in ogni dispositivo, al monitoraggio di apparati medici, tra cui la lettura dei valori di glicemia di diversi pazienti. I progetti sviluppati da Macnil rendono Zucchetti un’azienda di servizi hi-tech ad ampio raggio. Oltre alle conosciute soluzioni per aziende e PMI, adesso il gruppo si fregia della possibilità di intervenire su altri ambiti produttivi, non per ultime le smart city. Non a caso Milano, che ospiterà l’Expo 2015, si accinge a diventare la prima metropoli italiana iper-connessa, faro per le altre città del paese. Zucchetti c’ha visto lungo: sarà Macnil la chiave di ingresso nel mercato per l’offerta di app per smart city e infomobility.
Mobilità cittadina
Un esempio è l’applicazione, per Android, InfoSmartCity, da scaricare gratuitamente su Play Store. con InfoSMartCity si può instaurare un rapporto più funzionale tra i cittadini e il comune: meteo, tempi di percorrenza in auto, circolazione dei mezzi pubblici e comunicazioni da parte dell’amministrazione. Un vero e proprio contenitore digitale con cui rapportarsi in maniera più efficiente con la città. “Nel nostro mercato possiamo ragionare in tre modi diversi: finanza, commercio e industria. Il primo punto privilegia il guadagno di lungo periodo, il commercio prevede una missione specifica, cioè aprire il portafoglio del cliente. Noi siamo industria, il che vuol dire capire, conoscere, analizzare e sviluppare le esigenze del cliente. Tutto ciò che entra nella nostra galassia lo fa per vivere, rimanere attivo e utile nel tempo. Per noi questo è un valore fondamentale”- conclude Grioli.
Fonte: datamanager.it